1. |
Lignano Pineta/Intro
00:35
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2. |
La vita più orrenda
04:35
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Avresti tantissime cose da rivivere
Eppure non le rivivi mai
Nonostante i denti tendenti a sorridere
E l'energia di botto scende ormai
Dietro quell'arcobaleno nero
C'è un tizio che piange sincero
Come un lampo che squarcia il cielo
Spero di colpo ti colpisca
Come quando tutto sembrava così vero
Come quando tutto sembrava così vero
E io cercavo di esser sincero
Mi hai avvolto col tuo manto nero
Ti rendi conto che facendo così
Hai rovinato la vita più orrenda che esista
Ti rendi conto che facendo così
Non sorride più nemmeno dal dentista
Ti rendi conto che scappando da qui
Non hai soldi per tornare
Secondo me ti rendi conto si
Ma non hai più le palle per parlare
Abissale magnificenza
Una scritta sui muri
Quattro parole d'incoerenza
Da parte per i tempi duri
Quanta santa beata ignoranza
Non rideva alle battute
Su queste cose non hai la competenza
Pazienza
E si scorderà del tuo volto del tuo odore del tuo corpo
E si, scorderò la sua storia scritta su un foglio
Ti rendi conto che facendo così
Hai rovinato la vita più orrenda che esista
Ti rendi conto che facendo così
Non sorride più nemmeno dal dentista
Ti rendi conto che scappando da qui
Non hai soldi per tornare
Secondo me ti rendi conto si
Ma non hai più le palle per parlare
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3. |
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A tremare come d'autunno
Sotto gli alberi stupendi
Quasi come fosse quasi giugno
Noia noia noia
Fiori e temporali
Piovono su questa nostra storia
Lenti mutamenti toccano i miei sentimenti
Senti che poi strisciano nel nero del mio sguardo
Sono senza mani a mangiarmi pure i denti
E se cado mi rialzo solo dopo aver sputato
Dimmi se ti mancano i miei occhi stanchi
Dimmi se ti pesa ancora che siamo distanti
Dirti che forse era meglio un giorno ritrovarsi
Solo quando noi saremo vecchi e zoppicanti
Cammini con le dita sopra la mia schiena
Le unghie corte che ti mangi non le sento mica
Ma c'è qualcosa che mi sgocciola fino alla vita
Sarà il veleno che ti cade dalla bocca
E tu leggera come quasi non ci fossi
Ma c'è qualcosa che mi gocciola sugli occhi
Sarà il veleno che ti cade dalla bocca
Saranno lacrime mentre mi affondi
A tremare come d'autunno
Sotto gli alberi stupendi
Quasi come fosse quasi giugno
Noia noia noia
Fiori e temporali
Piovono su questa nostra storia
Persi nei riflessi stretti da quei compromessi
Persi disconnessi ma mi perdi se non resti
Tu con i tuoi lividi e le scarpe di stagnola
Trovi solo alibi e la mia parola è noia
Noia noia noia
Fiori e temporali piovono su questa storia
Noia noia noia
Merda e maionese rimaste sulla mia suola
Solo con le cicatrici come quel gabbiano
Trovato sulle rive senza la zampa sinistra
Dice che quando cammina non sarà più bravo
Ma se vola tutti gli altri lo guardano e stanno zitti
Ti ho pensata sulle stelle stesa come un gatto
Io con una mietitrebbia rido come un matto
Vrum vrum, non ti muovere ah
Vrum vrum, ti faccio esplodere ah
E se ti squarcio io giuro che non mi diverto
Me l'ha detto anche il medico come rimedio
Per la mia pazzia
Per la mia follia
A tremare come d'autunno
Sotto gli alberi stupendi
Quasi come fosse quasi giugno
Noia noia noia
Fiori e temporali
Piovono su questa nostra storia...
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4. |
Oh no!
01:27
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Un messaggio scritto sul frigo in cucina
Me ne vado via me ne vado e faccio prima
E quando sei uscita dalla porta della casa
Mi guardi sorridendo con la luce soffusa
E il buio dentro te ti corona tutto il viso
Come quando sono morto e tu mi hai sorriso
Ti specchi nella parete solo un po' di sfortuna
Arriva la sera guarda in su che bella luna
Che tanto non mi credi tanto non sopporti
La luce della mattina i nostri rapporti
Insetti nelle mani nella testa e nei piedi
Come quando mi dicevi che ci credevi
Oh no sono rimasto solo
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5. |
La copertina
03:35
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E mi scrivi tu per prima
Io sono per strada con l'ombrello
Perché la pioggia è improvvisa
E certe nuvole si avvicinano e tu bambina
Gli corri in contro
E usciamo una volta poi due poi alla terza
Le tue gambe avvinghiate alle mie
E di dolori improvvisi
Morire di risate a crepapelle
Dal nulla non sai che esisto
E dal nulla hai usato questo pretesto
Tu scappi scivoli sanguini a rivoli
E inciampi nei campi corri coi crampi
Che i mutamenti intrecciano i tuoi lamenti
Senti chi le faceva i complimenti
E ridi mi deridi parli con i congiuntivi
Mi distruggi nella neve e poi fuggi tra le sere
Disperazione senza emozione una canzone
Tra le note scordate le tue dita fatate
Ed è bello essere amati e amare qualcuno
Ed era bello amare te
E mi togli il saluto mi togli lo sguardo
Parli sottovoce con il tuo ragazzo
Gli dici che sono pazzo poi lo urli
Tanto per farmi sentire un po' male
Ma tanto nulla può più cambiare
E so di essere una persona qualunque
Ma meglio essere qualcosa
Che qualcuno per te
E dopo mesi ho riaperto gli occhi
E ho capito che sei una... a
Tu scappi scivoli sanguini a rivoli
E inciampi nei campi corri coi crampi
Che i mutamenti intrecciano i tuoi lamenti
Senti chi le faceva i complimenti
E ridi mi deridi parli con i congiuntivi
Mi distruggi nella neve e poi fuggi tra le sere
Disperazione senza emozione una canzone
Tra le note scordate le tue dita fatate
Ed è bello essere amati e amare qualcuno
Ed era bello amare te
Anche se ormai per te sono nessuno
Vorrei dirti di morire
Mi ritrovo a stento privo di rimorsi
Con un sorriso spento e la testa preso a morsi
E' la fine alla fine son convinto di morire
Zero storie zero vita ad altre troie alla fine
E c'è riuscita ed è sparita dalla testa
E' sbiadita e non è tornata dalla festa ma
Morire non è stato così semplice come credevo
Alla fine la mia testa ha partorito un alter ego
E mi ritrovo a stento guardo spento privo di rimorsi
A passo lento mi distendo il cuore preso a morsi
E dimmi qualcosa che sul mio conto non esiste
Sarà per questo che da vivo ero sempre triste
Mi manca respirare mi manca stare bene
Mi manca essere vivo e vederci ancora insieme
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6. |
Sei (ft. Soffio)
04:33
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Mi sveglio ogni giorno respirando più piano
Parlando più veloce, ascoltando di meno
Fa paura accorgersi di essere normali
Quando ti dicevano sei tra i più speciali
E un giorno il tempo è arrivato e ti ha detto
E un tempo il giorno è arrivato e ti ha detto
Che sei, solo se
Che sei, solo se...
Che sei solo una candelina sulla sua torta
Ti sei spaventata e lo hai ucciso
Ti sei scatenata e lo hai ucciso
Perché sei, solo se
Tu sei solo se...
Mi sveglio la mattina sperando in un affronto
Che ad ogni mio respiro il mondo gira storto
E quando io parlo la gente mi ferma
Quando poi ci penso trema la terra
E il tempo di cadere oggi è arrivato
E il cadere oggi giorno è sconfinato
Anche se sei, solo se
Che sei, solo se
Che sei una fata fatta per brillare
Cadute le ali ti fermi a ballare
Spezzate le ali ti fermi a brindare
Visto che sei, solo se
Che sei, solo se
Che sei il mio incubo speciale
Sei il mio orrore personale
Ahh
Perché sei, perché sei
Io vivo la mia vita in bilico
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7. |
Non ci penso più
04:49
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E' solo ipocrisia ogni tanto
Che ti pensa ogni ora da quando sei andata via
E quando ti pensa contando
Sul labbro quel lieve velo di malinconia
E' tutta fantasia pensando
Quando usciva dai fantasmi e arrivava da sua zia
Che quando diceva farfugliando
I fili d'erba sono fragili come l'anima mia
E non piove da anni congelando
Non pioveva più da anni sopra questa terra nera
E ora che diluvia sull'asfalto
Quasi sembra viva, piena di sogni e vera
Non mi piace che lei stia pensando a lui
Mi dispiace lei sia via o sia viva cosa sia
Quasi sembra morta come una foglia
E io non sono nessuno per impedirlo
Io non son nessuno per impedirlo
E io non sono nessuno per impedirlo
Io se dico qualcosa devo farlo
Perché non me la prendo più
Il mondo mi cade alle spalle
E non ci penso più
Perché non me la prendo più
Il mondo mi cade alle spalle
Che sangue dalla gola
Sgorga quasi un ora
Da sotto le mie lenzuola
Prego di andare tra mezzora
Non me la prendo più
Con inutili fraseggi
Ci faccio i braccialetti
E non ci penso più
Che anche un ora sola
Esatto ci si dispera
Ironia
Questo lieve velo di malinconia
Non piangere
Non piangere per quella stronza di tua zia
Per quella porcheria
Non mi piace che lei stia pensando a lui
Mi dispiace lei sia via o sia viva cosa sia
Quasi sembra morta come una foglia
Perché non me la prendo più
Il mondo mi cade alle spalle
E non ci penso più
Che sangue dalla gola
Sgorga quasi un ora
Da sotto le mie lenzuola
Prego di andare tra mezzora
Non me la prendo più
Con inutili fraseggi
Ci faccio i braccialetti
E non ci penso più
Che anche un ora sola
Esatto ci si dispera
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8. |
Montereale Valcellina
05:22
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oggi è il grande giorno in cui mi sfascio la testa
un giorno in cui le mie gesta verranno ricordate
E oggi cambio casa cambio vita cambio occhi
e vedo tutto nero come nei miei non sogni
e tu sogni il diverso tu sogni l'introverso perso
e tu mi comunichi a tratti alfabeto morse
come tutti i forse che ci siamo scambiati
inondati da richieste abbordare i pirati
le urla gli schiamazzi se ti incazzi poi son cazzi
dipendeva tutto dal tuo ciclo mestruale
ed in fase ottimale il cielo autunnale
era così limpido per farti caderee poi bere
e in mezzo a quel campo che di campo non ha nulla
come balli leggiadra mia distorta fanciulla
e la forza non ci prende se siamo dei pali
non abbiamo eguali siamo dei cartelli stradali
Lungo Montereale Valcellina
A largo del torrente Cellina
Ci siamo persi
Contando i sogni
ed oggi è il grande giorno in cui confesso i miei peccati
i miei pensieri sporchi incrostati e quelli ostinati
e sei sempre stata una bambina ribelle e vera
mi hai tinto i capelli di verde bel tempo non si spera
ed infatti poi piove non aspettiamo mica il sole
il sole arriverà come arriveranno le tue parole
e se si rivelassero confuse ed inappropriate
chiuderò gli occhi penserò alle tue gambe fatate
e chilometri di strada ci dividono le vite
tu vai sempre ad est mentre io stanzio ad ovest
e metri di strada tra i tuoi capelli e i parenti morti
ti sono stato vicino anche se abbiamo tagliato i ponti
e se ti vedessi per strada con un contorno rosso
capirei il significato del tuo cappotto addosso
fa freddo stare tutte le notti sulla strada
perché i segnali fanno danni e non fanno paga
Lungo Montereale Valcellina
A largo del torrente Cellina
Ci siamo persi
Contando i sogni
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9. |
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Sei sparito in fretta dalla nostra casa
come un alito di vento in un pomeriggio estivo.
Ti ho chiamato con molti nomi,
forse troppi, senza veramente
possederli sulla mia lingua.
Ti ricordi da bambini, la domenica,
le mattine, i ricordi partiti e più tornati,
l'odore di terra bagnata?
Vedo un frammento della tua vita,
così quieto e malinconico da sedermi in prima fila.
"Se deve succedere, perché continuare?"
mi dici mentre mi accompagni
e il cielo da sereno si rannuvola.
Ma io non ne capisco il senso
e allora tiro dritto.
E adesso so solo che se fossi qui,
ti riabbraccerei con una madre
che rincontra il figlio tornato dalla guerra,
come nostra madre quando ansiosa
rivide il tuo sorriso alla stazione.
Ti ho chiamato con molti nomi e ora
mi sento come in attesa di un treno di sola andata
ma che non posso prendere.
Sei sparito in fretta dalla nostra casa,
senza rimanere per la cena,
senza volto come uno straniero.
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10. |
Viavai
03:53
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Due facce della stessa moneta
Non si vedono mai
Non si conoscono
In un immenso viavai di gente
Senti il cuore che batte
Se piovesse se piovesse se
Dovesse piovere
Dove andrò?
Rimarrò in mezzo a queta gente
Senza un nome
Senza un volto
Due facce della stessa medaglia
Non valgono uguale
Non sono lo stesso
E se dormi appoggiato sul mare
Sogni lo stesso
Ti è sempre concesso
Come se piovesse luce
Che illumina la notte
Ti riempirà di botte
In un insulso viavai di gente
Resterò in disparte
Ha fatto le mie carte
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11. |
Corrosiva
01:30
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Hai sputato addosso al sole
Con la tua saliva corrosiva
Ogni tanto dove passi nasce un fiore
Perché sei fatto di materia viva
E sei morto ora morto ora morto ora
Sei morto ora morto sotto le lenzuola
Ed era ora era ora era ora
Era ora succedesse di sera
E hai sputato addosso alle nuvole
Con la tua saliva corrosiva
Quelle quattro persone incredule
Tu non affoghi e riemergi viva
E zappa l'orto il tuo aborto elettorale
Con blablacar ci facciamo un viaggio spirituale
E senti l'eco senti l'eco grida Umberto
Chiudi quel maglione che ci fa aperto
E hai sputato addosso al tuo vicino
Con la tua saliva corrosiva
Non sputare ora e pensa al tuo bambino
Se partorisci non dovrai pagarci l'iva
Ed eri morto sei risorto e ora spera e prega
Non ha niente da fare lui non fa una sega
E ora piangi ora piangi per il morto
Che sai aspetti 3 giorni...
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12. |
Poesia breve
03:07
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13. |
Indietro (ft. Este)
03:34
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14. |
Le città mostro/Outro
01:51
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